La prima versione di WordPress fu pubblicata il 27 maggio 2003 dai fondatori Matt Mullenweg e Mike Little come fork di b2/cafelog. Il nome WordPress fu suggerito da Christine Selleck.
L’inizio del millennio è segnato dall’emergere della Rete come nuovo Media, o per meglio dire Personal Media, cioè un mezzo per mettere sè stessi e gli altri in relazione tra loro; viene sostituita una comunicazione verticale stazionaria , in cui esisteva un trasmittente ed un ricevente in un luogo circoscritto , a favore di un rapporto più orizzontale e globale, in cui l’interazione trai i due o più soggetti avveniva in maniera diretta e senza confini geografici.
In questo contesto vedono la luce i primi blog, siti personali appunto dove era possibile condividere contenuti, scritti e multimediali, e avere un’interazione tra autore e lettore, tramite la possibilità di commentare un determinato post (nome di uno scritto su di un blog n.d.r.).
Ciò che viene definito web 2.0.
Il sito web che prima era un’esigenza commerciale o un vezzo da “nerd”, diviene un bisogno di migliaia e migliaia di utenti che cercavano metodi veloci per poter avere un proprio sito/blog. Nacquero così i CMS (Content Management System), ovvero sistemi per la gestione dei contenuti, di facile installazione, rapido utilizzo e massima resa in termini di competenze tecniche.
Queste piattaforme riuscirono ad avere uno sviluppo smisurato grazie alla lungimiranza degli operatori che rilasciarono i codici sorgenti, favorendo la creazione di centinaia e centinaia di utenti che divennero allo stesso tempo clienti e sviluppatori dei sistemi di gestione di contenuti.
WordPress ebbe successo per la sua capacità di poter offrire agli utenti un’interfaccia di gestione completamente visuale, rendendo superfluo la conoscenza di cidici in Html e competenze da webmaster, specializzandosi nel settore dei blog personali.
La struttura base era formata da 4 elementi:
Header – ovvero la testata dell’impaginazione del sito, che il più delle volte conteneva il logo o il nome del creatore del sito e il menù di navigazione.
Page – il corpo centrale della struttura del sito
Sidebar – ovvero una barra laterale che conteneva link, lettori di Rss (aggiornamenti) da altri siti e altri widget (applicazioni) che venivano rilasciati stesso dal team di WordPress o implementati dagli utenti
Footer – la parte “in basso” del sito, dove trovano posto i riferimenti alla licenza, ai contatti e tutto ciò che riguarda i “credits” (credenziali),
La struttura così conformata e studiata da WordPress per le piattaforme di blogging, ha sempre rappresentato il grosso limite al contrasto dello strapotere dei siti fatti in flash, con i quali era possibile stravolgere qualsiasi schema e godere di animazioni che rendevano accattivante la resa visiva del sito al navigatore che stava davanti al monitor.
La svolta avvenne con l’abbandono graduale del flash, come applicativo per la lettura dei contenuti multimediali da parte delle più grandi case di produzione di Software & Hardware (Apple in primis), a causa delle falle di sicurezza che il prodotto dell’adobe portava in sé e per un grosso uso di risorse, sia di calcolo che di energia, che in un mondo sempre più “smart” e “wireless” rappresentava un problema non da poco.
Inoltre, ed è forse questa la ragione maggiore del tracollo, fu l’incapacità di Flash ad essere “friendly” (ben accetti) dai motori di ricerca, che in un mercato in espansione come l’E-commerce, fu il catalizzatore del “passaggio di consegne”.
Per un mito che tramontava ne sorse un altro, ovvero WordPress come interfaccia per la realizzazione di siti.
Grazie allo sviluppo e all’interazione con le tecnologie Html5 e Css3 WordPress è divenuto uno strumento ideale per realizzare qualsiasi tipologia di sito web; la possibilità di intervenire sul codice, i nuovi motori grafici dei browser (explorer escluso), e il sopperire ai contenuti multimediali proprio con l’utilizzo dell Html 5 e del css3, hanno dato al nostro CMS tutta l’eleganza e la duttilità per progetti sempre più ampi e variegati, creando così una valida alternativa al made with Flash.
Inoltre le strutture dinamiche di WordPress risultano pienamente compatibili per l’indicizzazione dei contenuti e di conseguenza la possibilità di poter essere indicizzati in maniera corretta da tutti i motori di ricerca (Google, yahoo, bing etc.).
Ad oggi la soluzione WordPress rimane quella migliore per coloro che vogliono gestire in autonomia i contenuti del proprio sito, che sia esse personale o commerciale, liberando l’utente finale della realizzazione di un sito, libero di poter intervenire in un secondo momento sulla scelta dei contenuti da pubblicare e sull’inserimento di contenuti ex novo.
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